mercoledì 10 novembre 2010

Dialog Festival: "Io è un altro" a cura di Giovanni Greco

Conferenza-spettacolo Io è un altro - l'identità negata a cura di Giovanni Greco

Piazza Guglielmo Marconi,3 Frascati

Sala degli specchi

Venerdi 19 novembre ore 17.30 – ingresso libero

L’idea che sta alla base di questo work in progress (che diventerà uno spettacolo e un documentario) è stata quella di indagare 'sul campo' un tema antico quanto il teatro, se non quanto l’umanità, che è quello dell’identità.

Il tema ha trovato infinite declinazioni e rivisitazioni, ma certo non ancora una definizione ultima: al ritorno da Buenos Aires quello che questo viaggio circoscrive è un punto di vista molto specifico, apparentemente localistico (la questione dei desaparecidos argentini), nell’ottica però di una prospettiva universale, di una possibilità di affermare la fragilità dell’essere così e non un altro, a partire da una vicenda drammatica e ancora per certi versi irrisolta.

Negli ultimi decenni, a seguito della fine della dittatura militare in Argentina (1978-1982), tra le molte nefandezze di varia natura messe in atto dal regime in quegli anni e venute alla luce, si è avuto a che fare con un fenomeno molto particolare. Grazie all’opera delle Nonne e delle Madri di Plaza de Mayo che, negli anni, non hanno mai smesso di sensibilizzare sul tema della scomparsa dei loro figli, si è venuti in contatto con una realtà poco nota e per certi versi sconvolgente. Abbandonata l’impossibile ricerca dei figli, dopo alcuni anni, le madri non si sono date per vinte e si sono messe alla ricerca dei nipoti. Questo è stato possibile perché i militari che sequestravano, torturavano e poi facevano ‘sparire’ i vari oppositori, nel caso si
trovassero davanti a donne incinta, prima di disfarsene, le facevano partorire nei campi di concentramento dove le tenevano prigioniere e poi affidavano i neonati a famiglie di altri militari che volevano un figlio e magari non potevano averne o che potessero prendersi cura del bambino/a rimasto/a senza i genitori naturali nella totale impunità e nel totale anonimato. La testardaggine delle Madri (Madres), nel frattempo diventate Nonne (Abuelas), e l’aiuto della tecnologia genetica nonché alcuni atti legislativi dei nuovi governi democratici argentini, successivi alla caduta della dittatura, hanno permesso, a
parecchie decine di ragazzi e ragazze di scoprirsi cresciute in famiglie 'abusive', alla magistratura di perseguire i crimini gravissimi commessi da queste famiglie, che però il più delle volte sono riuscite a farla franca, scappando grazie a complicità e sotterfugi, a un paese di cominciare a fare davvero i conti con il proprio passato.

Lo spettacolo-inchiesta che nascerà da questo viaggio si basa proprio su alcune di queste storie. Il 19 a Frascati andrà in scena la prima tappa in forma di racconto di un percorso che cercherà in termini teatrali di mettere insieme il punto di vista dei ragazzi 'ritrovati' con quello delle nonne, il punto di vista della vittima che non sapeva di essere vittima e il punto di vista della madre/nonna che non si arrende davanti a nessun ostacolo. Il lavoro si avvarrà del tanto materiale documentario disponibile e raccolto sul campo durante la permanenza a Buenos Aires, ma non si limiterà a metterlo insieme come atto di denuncia di un orribile misfatto, un vero e proprio crimine contro l’umanità, bensì proverà a trasporre su un piano più generale la questione della sofferenza della scoperta del sé come momento irrinunciabile dello sviluppo umano, individuale e collettivo, anche e forse proprio quando viene negato o censurato.

L’iniziativa si inserisci nella quinta edizione del Dialog Festival, iniziativa curata dall’associazione Le Sirene e realizzata con il contributo della Regione Lazio, assessorato Cultura, arte e sport.

Infoline: giovannigreco6@gmail.com

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